Siamo nel 2022, la rivoluzione digitale dei media ha ormai più di 20 anni; le piattaforme, gli strumenti, la letteratura hanno coperto ogni angolo di analisi, investito ogni settore, germinato discussioni con risvolti politici, psicologici, tecnologici e antropologici. Abbiamo attraversato una pandemia, regredito nell’uso di codici di linguaggio militaristici e intimidatori, gongolato nella pornografia statistica dei bollettini quotidiani, affrancato opinione al fianco di informazione, ...