La pandemia non ha risolto il paradosso che affligge il mondo dei media da venti anni a questa parte. Una imperiosa e globale crescita del consumo di informazione e intrattenimento, iniziata a marzo del 2020 e continuata, con una piccola pausa agostana, fino al mese di novembre, non ha portato conforto alle stanche casse dell’apparato industriale della produzione o distribuzione dei contenuti, andando a confermare la contrazione che ormai si ripete, quarto dopo quarto, da due decenni. Un ...