Che bello vivere nel Paese delle contraddizioni. L’Italia politica non sa proprio che fare con questa roba del digitale. Da una parte la carezza, la seduce, la invoca con tavoli, agende, simposi e convegni (tutti rigorosamente a uso e consumo dei media tradizionali), dall’altra la guarda di sottecchi, a metà tra il regno dell’anarchia e la prossima mucca da mungere. Peraltro, mai queste contraddizioni
erano state personificate come in questi giorni dalle posizioni del governo e del partito di ...