Quasi 100 milioni di euro l’anno spesi in attività di lobbying per cercare di influenzare le politiche digitali europee. È la potenza di fuoco messa in campo dai giganti planetari del web e dei social, provenienti dalla Silicon Valley americana o dagli altopiani cinesi di Shenzhen, nell’interazione con Commissione e Parlamento Ue: in testa a questa speciale classifica si posizionano Google, Facebook e Microsoft, con più di 5 milioni di spesa annuale a ...