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La principale impressione che si ha sfogliando 25 anni di numeri dell’Espresso è probabilmente la stabilità. Un quarto di secolo per un settimanale è una misura di tempo simile all’eternità, soprattutto in un periodo, come quello che in Italia va dal 1955 al 1980, fitto di grandi trasformazioni sociali, economiche e di costume.
Eppure L’Espresso mantiene, in questo sommovimento spesso convulso e improvviso, una sostanziale continuità di toni e di atteggiamenti: all’interno di alcune ...
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