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In un Paese che certo non brilla per i dati di lettura del libro, quello che in marzo e aprile, i due mesi del lockdown e di chiusura delle librerie per il Covid-19, sembrava un precipizio, da maggio si è trasformato in una ripresa al di là delle migliori previsioni. A lanciare l’allarme era stato il presidente dell’Associazione italiana editori, Ricardo Franco Levi, rendendo pubblici i dati dei primi quattro mesi dell’anno: 8 milioni di copie vendute in meno, in raffronto allo stesso ...
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