Le crisi, come è noto, portano sempre in superficie le contraddizioni nascoste. Egualmente accade per la pandemia dei nostri giorni e per il mondo dell’informazione. Siamo in un momento storico in cui l’attenzione e il tempo speso a informarsi aumentano; in cui – dati di questi giorni – le scelte dei consumatori virano verso fonti professionali, ed è unanime e manifesto il coro sociale e politico che rivendica i meriti dell’informazione. Eppure l’ago non si muove, il fatturato resta ...