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Sulle tribune degli stadi stanno già crescendo le erbacce, le piste in tartan sono secche, l’acqua delle piscine immobile, sull’asfalto degli autodromi corrono topi e scoiattoli. Per la prima volta nella storia, l’Italia (come gran parte del mondo) rimane senza sport. Il giocattolo nazionale è sparito, inghiottito da un virus ingordo. Rendendo orfani i suoi milioni di appassionati. E inattivi i suoi attori. E vuoti i suoi registi. Le cronache dalle città deserte riferiscono di atleti che ...
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