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Il bello di Joe Bastianich è che non fa sconti neanche a se stesso. È severo, impietoso, lucido e veloce nel giudicarsi. Si riserva cioè l’identico trattamento con il quale, per anni, ha giudicato i piatti dei concorrenti, gettandoli talvolta nel lavandino accompagnati da epiteti e futuri tormentoni (“Se no muoro”). “Chapeau per l’onestà intellettuale”, viene da dire durante la lunga intervista a Milano, una delle pochissime, gli occhi verdi ancora da ragazzo, look contemporaneo, due ...
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