Ho sempre avuto poca simpatia per i ragazzini e tanto meno per quelli che fanno un po’ i fenomeni. Fa un’eccezione Greta Thunberg, la sedicenne che da un paio d’anni è diventata capopopolo delle giovani generazioni, e non solo per la battaglia sul clima. Una graziosa piccola Heidi, sorridente, latte e miele, con le treccine, che si trasforma in una maschera di dolore e ferocia quando denuncia le malefatte degli adulti e dei politici insensibili al disastro climatico destinato a distruggere la ...