Sbaglia, probabilmente, l’ex fondatore e ceo, Martin Sorrell, a sostenere che i cinque mesi circa che sono serviti a Wpp per dare il placet definitivo alla soluzione interna e mettere ai vertici del gruppo come suo erede Mark Read siano stati “una perdita di tempo”. Invece di essere un capo scelto solo dall’alto, l’inglese – ex ad e chairman di Wunderman – ha finito per ricevere una sorta d’investitura del mercato. L’hanno ...