La sua nomina a direttore del Messaggero nel dicembre del 1993 trovò d’accordo due uomini – Guido Rossi ed Enrico Bondi – che non sempre lo erano. Giulio Anselmi si trovò dunque a dirigere un giornale la cui proprietà – il gruppo Ferruzzi – era stata travolta da Tangentopoli. Il Messaggero aveva bisogno di una energica cura per far quadrare i conti. Anselmi fece quel ...