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L’annuncio suonò imponente, quasi stellare: “L’Italia ha come obiettivo la copertura entro il 2020 di tutta la popolazione a una velocità di almeno 30 megabit e il 50% fino a 100 megabit”. A parlare, quel giovedì 7 aprile 2016, era un quanto mai irruente Matteo Renzi, allora presidente del Consiglio, che da Palazzo Chigi promuoveva il progetto di banda ultralarga. Oggi è possibile dire che quel giorno ebbe inizio un conflitto politico-industriale che è stato e continua a essere combattuto ...
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