Questo commento, lo dichiaro fin da subito, è molto diverso dagli altri che ho scritto finora su Prima per questa rubrica. Perché non è frutto di analisi, di dati o di evidenze d’altro tipo, ma soltanto di un felice coacervo di chiacchierate con amici e brandelli di intuizioni. Ovvero: non ho alcuna prova diretta di ciò che scrivo, ma prego il lettore di credermi sulla ‘fiducia’. La questione è di rilievo e rientra sicuramente tra quelle che appassionano maggiormente in questi mesi ...