Poteva essere una rivoluzione per il magico mondo dei lobbisti, ma nei fatti è probabile che si riveli un’occasione mancata. Per la prima volta nella sua storia, la Camera dei deputati si è dotata di un registro dei lobbisti. Rullino i tamburi, suonino le fanfare: dopo anni perduti in dibattiti, convegni, commenti e petizioni, ciò che sembrava impossibile diventa realtà. L’istituzione depositaria della sovranità popolare dimostra finalmente di non temere ...