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Nel lontanissimo 1979 proprio sulle pagine di questo giornale, Oreste del Buono – in uno squisito incipit che apriva un’inchiesta sull’editoria italiana – si chiedeva fulminando il lettore: “Esisterà più un editore come Valentino Bompiani? La sua carriera editoriale costituisce la puntuale, ironica, elegante smentita a ogni luogo comune con cui si è giustificata e si giustificherà l’insipienza editoriale e culturale”. Del Buono raccontava con aggettivi calibrati eppure crudeli alcuni episodi ...
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