Il fondo per il pluralismo dell’informazione previsto dalla riforma dell’editoria sarà esteso anche alle radio, alle tivù locali e alle testate online. Questa la principale novità del provvedimento, approvato il 15 settembre scorso al Senato, e ora in attesa del terzo passaggio alla Camera. Un’altra novità riguarda il consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, che dai 145 attuali sono stati ridotti a 60 (di cui 12 destinati alla disciplinare). Ma a far discutere è soprattutto il tetto a ...