La bomba a orologeria l’hanno piazzata Matteo Renzi e Pier Carlo Padoan mettendo il tetto di 240mila euro agli stipendi dei dirigenti pubblici, limite aggirabile dalle società quotate o che emettono bond, di cui la Rai ha pensato di far parte. Poi è arrivato l’obbligo per il servizio pubblico – sancito dalla legge di riforma della governance – di mettere online tutti gli stipendi superiori ai 200mila euro e i compensi delle collaborazioni oltre gli 80mila euro. Esclusi invece i cachet degli ...