Condividi

Alle otto di sera di martedì 24 novembre a Roma il termometro della temperatura esterna segna i sei gradi Celsius. Quel che si dice un vero freddo cane. Dalle ampie finestre dell’ufficio di Ezio Mauro, direttore di Repubblica, si intravedono le luci rosse e gialle del traffico lento e irritante e la lunga via Cristoforo Colombo è spazzata dalla tramontana che incupisce ogni cosa. Davanti a sé Mauro ha convocato i cinque vice direttori: Angelo Aquaro, Fabio Bogo, Gregorio Botta, Dario ...
Condividi