In questi giorni di afa opprimente e di ancora più soffocanti cronache di politica siciliana, non vorrei essere nei panni di Luigi Vicinanza, direttore dell’Espresso. Quando un giornale entra in una turbolenza così straordinaria come quella che si è manifestata intorno al settimanale per il caso Crocetta-Borsellino-Tutino non si può mai sapere in che condizioni ne uscirà. Per chi fa un giornale è di sicuro una situazione con l’adrenalina a mille e in cui ti senti protagonista di una battaglia ...