Non c’è niente da fare, le prefiche devono rassegnarsi, deporre nelle loro luttuose borsette i fazzoletti e rinunciare a intonare i lamenti sconsolati. La mille volte annunciata morte della carta stampata, lo stravolgimento catastrofico del mondo dell’informazione, la distruzione del sistema comunicativo non è in agenda per domani. Che quindi se ne tornino nei loro angusti blog ribollenti di saccenza e malaugurio e la smettano una buona volta di romperci le ...