Prendi un internauta italiano, mettilo di fronte a un paio di dilemmi sulla Rete e la privacy e scoprirai che la sa più lunga di quanto immaginavi. È il risultato di un’indagine che Doxa ha realizzato per l’Upa e altre associazioni della comunicazione, e che a tratti mi pare sorprendente. Anzi no. Metto in rigoroso disordine sparso quanto emerge: 1. Gli italiani che vanno in Rete sanno di essere oggetto di profilazione e – di fatto – sono coccolati come consumatori e sorvegliati come utenti; 2. ...