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Ho visto molti manager arrivare nell’automotive con grandi proclami e poi fallire miseramente, ma raramente ho visto il contrario, ovvero gente temprata dai ritmi massacranti dell’industria a quattro ruote andare incontro a insuccessi in altri settori. L’ultimo esempio è quello di Giuseppe Caiazza, l’eterno ragazzone cresciuto alla scuola prima di Ford e poi di Toyota e di qui felicemente approdato alla corte di Kevin Roberts, nel regno globale dei Lovemarks ...
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