Ho passato più di vent’anni a Firenze e devo confessare che i fiorentini mi sono sempre stati un po’ sulle balle per quel loro modo di fare e parlare, quel sentirsi almeno un metro al di sopra di tutti i comuni mortali, quell’aspirare le ‘c’ come fosse un obbligo aristocratico, quel guardare di traverso chiunque non sia nato nei dintorni di Ponte Vecchio. Eddài, su, mi veniva da dire quand’ero un giovanotto molto umbro e molto scanzonato, fatela finita con ’sta prosopopea che mica siete tutti ...