Stavolta forse non sarà l’ennesimo psicodramma di Libération, che abitualmente si concludeva a tarallucci e vino. Stavolta, purtroppo per il giornalismo di qualità e il pluralismo politico della stampa francese, la crisi che si è aperta con lo sciopero dei giornalisti del 6 febbraio, ed è proseguita con le dimissioni del presidente e direttore Nicolas Demorand il 13, potrebbe essere letale per il giornale fondato nel 1973 da Jean-Paul Sartre e Serge July. Le cifre non sono ancora drammatiche, ...