Mi ricordo i tempi in cui vivevo a Firenze, frequentavo lettere e filosofia e arrivavo in università con l’Unità ben visibile sotto il braccio. Segno di appartenenza, di una diversità orgogliosa, e un modo per noi giovani pivelli di metterci nell’onda di professori straordinari come Delio Cantimori, che insegnava storia moderna e che era un grande studioso del marxismo.
E mi ricordo quando mi sono presentato alla fine degli anni Cinquanta al colloquio delle selezioni che facevano alle Edizioni ...