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“La cosa che mi dispiace di più? Che le minacce ricevute dal nostro giornale, minacce di portata limitata ma attendibili, da non sottovalutare, ci costringano a rivedere la nostra idea di un quotidiano aperto a tutti, di una redazione dove i lettori possono entrare, prendere un caffè, incontrare i giornalisti. Ora purtroppo ...
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