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È andata così quel lunedì 11 febbraio. Giovanna Chirri, vaticanista sempre all’erta, si era svegliata con una premonizione. Capita a tutti, qualche volta, di aprire gli occhi di scatto, senza il trillo di una sveglia, sollecitati da un’urgenza sconosciuta, con la sensazione netta che qualcosa di importante stia per accadere. Altrimenti la Chirri, pur primeggiando fra i redattori più attenti e scrupolosi, non si sarebbe vestita in fretta per correre in Vaticano solo per raccogliere ...
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