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Quella dei giornali che godono del contributo diretto dello Stato è una marcia verso la terra promessa che sembra non finire mai, a meno che non finisca semplicemente male. Infatti se qualcuno avesse ingenuamente pensato di avercela fatta trascorsi i cinque anni canonici necessari per entrare nel gruppo ristretto degli aventi diritto – una norma perversa, contro ogni logica di sostegno alle startup, modificata di recente solo limitando l’attesa a tre anni – da un paio d’anni a questa parte i ...
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