Sapete bene quanto il mondo di Internet mi sia lontano e poco simpatico, ma mi ritrovo come un pugile suonato dopo che in redazione tutti mi hanno messo alle corde spiegandomi questa storia dell’operazione Kobo, che a me all’inizio pareva il nome di una missione di kamikaze durante l’ultima guerra e che invece è qualcosa di molto più pacifico, ma non per questo meno cazzuto. Mi dicono – e io sono obbligato a crederci anche se il sopracciglio destro in questi casi mi si solleva indomato – che si ...