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A sei mesi dalla autopubblicazione del mio romanzo di esordio contemporaneamente in inglese e in italiano, nonché in due versioni – e-book e cartacea on demand – devo dire che la soddisfazione maggiore è proprio quella di ritrovarmi a vivere un’esaltante condizione di apolidia, senza più una nazionalità riconoscibile. Nel senso che non ho un mercato, ma cento; e non ho un solo pubblico, ma ne ho altrettanti. La differenza la fanno la ...
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