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Si stringono i tempi della partita su Agcom per le nomine del nuovo presidente e dei nuovi commissari, ridotti da otto a quattro dal decreto Salva Italia. Il premier Mario Monti vuole andar veloce e soprattutto vuole una vera autorità di garanzia: tecnici di alto profilo e, anche se non lo dice chiaramente per non litigare con la politica, indipendenti, cioè non direttamente riconducibili ai partiti. Ne ha tutte le ragioni perché l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni è l’arbitro ...
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