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Sally Zohney non sopporta quando i media europei e americani usano la parola ‘vittime’ per descrivere le donne egiziane. “Prima della rivoluzione”, racconta, “non mancava mai la foto di una donna in niqab nero vicino agli articoli sulla condizione femminile in Egitto. Oggi i giornalisti ci chiedono come ci si senta a scendere in piazza per la prima volta, come se non fossimo mai uscite da casa”. Sally ha ventisei anni e, dopo avere studiato in Egitto, Libano e Italia, ha deciso di dedicare ...
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