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A sentirli parlare, il sogno inconfessato – e forse inconfessabile – dei signori delle acque minerali è di replicare in Italia quella campagna choc che nel 2007 piombò come un macigno sull’opinione pubblica francese. Il Gruppo Castel, numero tre del mercato transalpino, uscì sulla carta stampata con l’immagine di una tazza del water accompagnata dalla scritta ‘Io non bevo l’acqua che utilizzo’. Il brusco sillogismo si concludeva nella pagina accanto dove svettava una bottiglia di acqua ...
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