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Seduto alla sua scrivania, in una luminosa stanza zeppa di oggetti
di design, libri, quadri, Ettore Mocchetti guarda una pila di carte alla sua sinistra e sospira. “Le vede quelle? Sono solo le ultime proposte di case da fotografare che abbiamo ricevuto”. Per il direttore di Ad, anzi per lo ‘storico’ direttore di Ad, visto che firma il mensile dal primo numero del maggio 1981, quelle case sono croce e delizia. Ne pubblica una decina e più a numero nella sezione centrale del giornale, da ...
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