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Se lo mischi ai ‘berluscones’ ti guarda torvo e ringhia: “Io sono un giornalista liberale e libero. Non appartengo a nessuna casta e ho dato più ceffoni io al premier che non qualche giornale di cosiddetta sinistra”. Vero? Eh sì. Almeno a giudicare da come la manovra economica si è dipanata sulle prime pagine del Tempo. Lunedì 5 settembre, editoriale del direttore: “Se penso che abbiamo un Parlamento dove i soldati di destra e di sinistra sono abituati più a stare in cucina che in trincea, ...
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