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La nostra abitudine di lettori ci ha trasmesso per secoli, da Gutenberg in poi, l’idea che vi fosse sempre un luogo dove ‘riparare’ i libri, un posto dove riporli per leggerli, toccarli, conservarli, ammirarli. Questi luoghi erano, e sono tuttora, librerie, biblioteche pubbliche o scolastiche, ancor più la nostra biblioteca ‘privata’ dove – come lembi di terra che nel tempo stratificano la nostra curiosità e memoria – abbiamo protetto una parte di noi stessi, ciò che abbiamo letto e che è ...
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