Dopo 18 anni si rompe un sodalizio e (probabilmente) la stampa parlamentare tornerà a eleggere i propri rappresentanti su liste contrapposte. L’accordo unitario che finora aveva regolato l’elezione dei vertici dell’Asp (l’associazione dei giornalisti parlamentari a cui le istituzioni hanno delegato la regolamentazione degli accessi della stampa presso la Camera e il Senato e che conta circa 400 iscritti) si è infatti frantumato e come nel più classico dei divorzi sono volati gli stracci. Con ...