Il vento gelido che ha spazzato la breve primavera di Teheran, esemplificato dal desiderio del presidente Ahmadinejiad di cancellare Israele dalla carta geografica, si è abbattuto anche sulla libertà di stampa. Quando i moderati erano in ascesa, si stampavano in Iran non meno di 60 quotidiani. “Oggi, la maggior parte di essi è ridotta al silenzio”, dice Meir Javedanfar, iraniano di nascita, inglese di studi ...