Sono in venti, gestiscono sei canali satellitari, l’anno prossimo produrranno duecento ore di programmi tivù in Italia e sono straconvinti che la televisione via satellite diventerà un grande business. E ciò nonostante l’esclusione dall’Auditel, lo scetticismo dei grandi player del mercato pubblicitario e l’aperto ostracismo di Publitalia e Sipra, le concessionarie padrone del mercato della tivù generalista. Discovery Italia è una specie di setta di impallinati della quadratura del cerchio, ...