Giovedì 6 ottobre alla riunione del consiglio federale della Fieg si respirava un clima da inizio di anni Venti con gli editori decisi a far pagare cara ai giornalisti la rottura delle trattative per il contratto e i due giorni di sciopero che hanno impedito ai quotidiani di andare in edicola l’1 e il 2 ottobre. Una voglia di mostrare i muscoli nello scontro con la Federazione della stampa che ha unito i falchi (schieramento a cui tradizionalmente appartengono Franco Caltagirone e Andrea ...