“Continueremo a scrivere con la sua stessa penna”. Nayla Tueini, giornalista di An-Nahar, il più letto quotidiano libanese, portabandiera dell’opposizione all’ingerenza siriana, interpreta il sentimento dei 2mila colleghi che il 3 giugno, penne nere alzate in aria in segno di lutto, hanno dato vita in piazza dei Martiri, nel cuore di Beirut, a una silenziosa e inedita manifestazione di protesta. Il giorno prima mani ignote avevano ucciso Samir Kassir, 45 anni, editorialista di punta di ...