“Ha vinto il principio di realtà”, ha commentato uno dei rari sindacalisti di Libération favorevoli all’entrata del barone Edouard de Rotschild nel capitale del quotidiano. Investendo circa il 10% del suo patrimonio personale – stimato in 200 milioni di euro – Rotschild è diventato, con il 37% delle quote, l’azionista di riferimento e il vice presidente del consiglio di amministrazione. Insomma, il 20 gennaio scorso è successo a Libé quello che difficilmente avrebbe potuto accadere in un altro ...