Giornalisti che si intervistano fra di loro, cameramen infortunatisi rincorrendo un prete sospettato di aver incontrato il Papa morente, dottori che scappano da schiere di cronisti gridando: “Sono solo uno specializzando, non so niente!”.
Passavano tra falsi allarmi, noia e sonno le lunghe giornate di giornalisti, fotografi e cameramen all’Ospedale Gemelli di Roma in attesa della dipartita o dell’ennesima miracolosa ripresa del Santo Padre.
“Più che un giornalista, mi sento un metronotte”, ...