Sono stato a trovarlo venerdì 24, la vigilia di Natale, e mi si è stretto il cuore. Era in fondo alla cuccia con su in testa una cuffia di lana fatta a mano da Pitta che quando m’ha visto ha imbronciato le labbra e ha scosso la testa, come dire: sta niente bene. Pit Bull oltre la cuffia aveva sulle spalle un’altra mantellina di lana a grandi maglie, anche questa fatta a mano da Pitta. Da sotto la cuffia spuntavano due occhi iniettati di rabbia. M’è scappata una scheggia di sorriso. – “Ecco, ...