Intorno ad Adriano Sofri si sta gonfiando un balletto della grazia così ideologicamente viziato da lambire la perversione. Più che il destinatario di tanta attenzione, il recluso di Pisa è diventato
l’oggetto passivo di dispute che in realtà lo riguardano ben poco. Ognuno ha da dire la sua, purché serva soprattutto alla propria causa. L’obiettivo dell’agitazione che rimbalza sui media non è più di porre fine ...