Io lo chiamo ‘sua santità’ perché quando ti mette le mani addosso tutti i mali scappano come i diavoli di fronte al crocifisso, meglio che il Papa quando benedice ‘urbi et orbi’.
La prima volta che l’ho incontrato è stato quando ero in Grecia, e non ero più un uomo ma un groviglio di gambe e braccia irrigidite dalla sciatica che, chissà perché, era partita dal polpaccio della gamba destra e si era poi scatenata dappertutto. Avevo chiesto il numero di ‘sua santità’ al padrone di un ristorante ...