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“In Ucraina, e in generale in tutti i Paesi di lingua slava, il mercato dei giornali tira da Dio. E gli editori presenti hanno un sorrisone stampato in faccia perché l’atmosfera è simile a quella dell’Italia negli anni Sessanta: c’è in giro ottimismo e curiosità e voglia di spendere, dopo tanto tirare la cinghia”. Massimo Aleotti e Giuseppe Macali hanno fiutato il business già undici anni fa, poco dopo il crollo dell’Unione Sovietica. Nel 1992 si sono avvicinati ai mercati ...
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