Sarà la fine delle vacanze, sarà l’inizio del lavoro, sarà l’attesa per la nuova serie tivù di Anna La Rosa, sarà la lettura del solito pippone domenicale di Stefano Folli sulla prima del ‘Corriere’, sarà quel che sarà, ma ci sono giorni come questo nei quali mi sento strano. Mi sento, come dire, un po’ matto, mentalmente disturbato, antropologicamente diverso dalla razza umana. Insomma, mi sento come uno di quei magistrati di cui tanto si parla sui giornali in questi ultimi tempi. Non c’è ...