È un brutto periodo tra me e Pitta. Litighiamo di continuo, e nel suo modo di rinfacciarmi la vita, con quell’abbaio lungo e di gola, come se gli entrasse ogni tanto in funzione una corda vocale di lupo, io avverto una violenza, un astio pericolosi per la sopravvivenza della nostra coppia.
L’altra sera, dopo aver mangiato un avanzo di zuppa che ci ha portato il guardiano del Fatebenefratelli – l’ospedale dell’Isola Tiberina, in mezzo al Tevere, dove c’è la nostra cuccia – abbiamo cominciato a ...